12 marzo: STOP alla violenza sugli operatori sanitari e socio-sanitari.
Il 12 Marzo si celebra la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari. La giornata, prevista dalla Legge 14 agosto 2020, n. 113 , è stata indetta dal Ministro della Salute, di concerto con il Ministro dell’Istruzione ed il Ministro dell’Università e della Ricerca.
L’Organizzazione mondiale della sanità riporta che durante la loro carriera il 38% dei professionisti sanitari e socio-sanitari subiscono, a livello mondiale, episodi di violenza durante l’esercizio delle proprie attività professionali di cura ed assistenza. Nel 2022 oltre il 62% degli operatori sanitari e socio-sanitari ha subito episodi di violenza. La violenza verbale è la forma di violenza non fisica più comune (58%), seguita dalle minacce (33%) e dalle molestie sessuali (12%).
In Italia sono circa 3.000 le aggressioni che si verificano ogni anno a danno di professionisti sanitari e mediamente sono 1.200 le denunce ricevute dall’INAIL.
Per il professionista, l’esposizione a eventi aggressivi da parte delle persone assistite e accompagnatori comporta effetti rilevanti sia per il benessere dei lavoratori (per esempio ansia, depressione, sintomi di stress post-traumatico, riduzioni dell’autostima, burnout), sia per la qualità del lavoro (per esempio, aumento di assenteismo e turnover).
La Giornata ha l’obbiettivo di sensibilizzare la cittadinanza, avvicinandola ad una cultura che condanni ogni forma di violenza nei confronti dei lavoratori della sanità, e cade in concomitanza della Giornata europea contro la violenza sui sanitari indetta per assicurare una maggiore rilevanza ed efficacia alle attività di sensibilizzazione.